Appunti

L’energia cinetica totale di un sistema, in quanto somma delle energie cinetiche rispetto ai singoli corpi, non necessariamente si conserva negli urti.

Essi dunque vengono riordinati, in corrispondenza della conservazione dell’energia cinetica totale in due categorie:

– Urti elastici

(nei casi in cui rimanga conservata l’energia cinetica del sistema come può essere l’urto di due palle da biliardo)

Urti anelastici

(se l’energia del sistema non si conserva)

Viene attribuito a Huygens la scoperta della possibile eccezione nel caso della conservazione dell’energia cinetica in alcuni urti. Infatti il principio di conservazione dell’energia cinetica non rappresenta un principio di carattere generale.

Generalmente se due corpi rimangono uniti a seguito dell’urto, muovendosi a seguito con la stessa velocità, l’urto è nominato come “urto totalmente anelastico“. Possiamo dire tuttavia che solitamente gli urti che avvengono non sono mai perfettamente elastici nè totalmente anelastici. Possono rappresentare ottimi esempi di urti totalmente anelastici lo scontro tra due veicoli che rimangono incastrati l’uno nell’ altra ma anche quello di una pallottola e di un sacco di sabbia, capace di trattenerla.

Nell’ urto totalmente anelastico la conoscenza delle masse m1 ed m2 dei due corpi urtanti e delle loro velocità v1 e v2 prima dell’urto è sufficente per determinare la velocità del sitema dei due corpi dopo l’urto.

Questa velocità, per il fatto che i due corpi formano un unico sistema di massa m1+ m2 e quindi di quantità di moto (m1+m2)v, è l’unica incognita.

Per la conservazione della quantità di moto si ha: m1v1 + m2v2 = (m1+m2)v

v= (m1v1 + m2v2)/ (m1+m2)

Nel caso di urti tra corpi che si muovono su una stessa retta, si possono usare i moduli delle velocità invece che le velocità vettoriali, attribuendo però un segno per distinguere il verso del moto.


Approfondimenti consigliati: