Come un fiore reciso catullo

In magnis et voluisse sat est. –  “Nelle grandi imprese il solo aver voluto è sufficiente”.- Cit Properzio

Sesto Aurelio Properzio ( 47 a. C – 14 a.C) nacque probabilmente nei pressi di Assisi, luogo di nascita indicato nell’elegia proemiale del IV libro oltre che dalle scritture dell’autore stesso.

Successivamente al 41 – 40 a.C, periodo nel quale vi fu la rivolta dei proprietari terrieri italici, poi repressa da Augusto, Properzio subì proprio a causa di queste rivolte pesanti confische di terre e numerosi lutti.

Si trasferì in seguito a Roma per tentare di intraprendere la carriera politica, ma in seguito alla pubblicazione del suo primo di elegie (29 a.C.) divenne parte dei circoli letterari di Roma.

Della sua vita sessuale in quel periodo sappiamo che ebbe il primo rapporto con una schiava, Licinna, una passione che si rivelerà poi estremamente inferiore rispetto a quella che proverà per Cinzia, proprio la padrona di Licinna.

Nonostante tutto, Properzio si rivelò inizialmente infedele a Cinzia, arrivando a una prima rottura, risoltasi dopo qualche tempo, e dopo la quale fu Cinzia a tradire Properzio più volte fino alla rottura decisiva del rapporto fra i due dopo 5 anni.

Dopo la rottura con Cinzia, Properzio si dedicò allo studio con l’intenzione di cantare il passato di Roma, le leggende della penisola e le vicende che più caratterizzavano lo spirito della “romanità”.

Properzio morì intorno al 15 a.C.all’età di 35 anni, lasciando in eredità al mondo le sue meravigliose Elegie.