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Nell’immagine, una raffigurazione della toga praetexta (Immagine da Wikipedia).

La toga era uno degli indumenti più importanti all’interno dell’antica Roma, assumendo un carattere rilevante all’interno della società romana stessa.

Etimologia della toga romana

L’origine della parola “toga”, deriva dal verbo latino “tego” (ricoprire).

Caratteristiche della toga romana

Solitamente la toga era sostanzialmente da intendere come un mantello, spesso realizzato in lana, indossato sopra la tunica. Non tutti potevano indossare la veste all’interno del mondo romano, infatti questa era riservata ai cittadini di sesso maschile che non avessero perso lo ius togae, un apposito diritto che permetteva al cittadino romano maschio di poter indossare questo capo. Chi non fosse stato cittadino romano, o fosse stato schiavo o per qualche motivo legale non avesse disponibilità di usufruire dello ius togae non poteva indossarla.

La toga costituiva un indicatore dell’importanza del singolo cittadino romano all’interno della società, avendo quindi anche la funzione di “divisa” in senso lato.

La toga, essendo un capo d’abbigliamento di grande importanza all’interno del mondo romano, era in realtà un indumento che poteva prestarsi a diverse tipologie e finalità; inoltre durante le festività e le cerimonie di natura pubblica e per i contesti formali di natura civica.

In un certo senso la toga romana era da considerare come “il costume nazionale ufficiale” della nazione romana.

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Una statua raffigurante l’imperatore Nerva con indosso una toga romana. (Immagine da Wikipedia)

L’origine storica della toga romana

La toga romana presenta origini etrusche, almeno secondo quanto testimoniato all’interno dell’opera di Tito Livio (storico romano), intitolata “Ab Urbe condita libri”, dove lo scrittore suggerisce che l’origine della toga pretesta (la “toga praetexta”) nel mondo romano sia dovuta ad un importazione dall’Etruria, già nel periodo in cui regnava il quinto re di Roma, Lucio Tarquinio Prisco; una testimonianza simile ci viene fornita anche dallo storico e poeta romano Publio Annio Floro (probabilmente all’interno della sua opera “Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC”).

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Una statua raffigurante l’imperatore romano Caligola seduto, mentre indossa una toga romana. (Immagine da Wikipedia)

I tipi di toghe più importanti dell’antica roma

La toga virilis era la toga che indossavano i ragazzi una volta raggiunti i 15-17 anni; si trattava infatti di una toga di colore bianco che veniva concessa come simbolo di raggiungimento dell’età adulta durante i Liberalia (un’insieme di feste romane dedicate al Liber Pater ed alla sua coniuge Libera), con una cerimonia che coinvolgeva i giovani ed il pontefice massimo (una carica religiosa di grande rilevanza a cui potevano accedere i patrizi romani, ufficialmente a capo del colleggio dei sacerdoti romani).

Altri tipi di toghe importanti nell’antica Roma erano la toga pulla, indossata durante il periodo del lutto, la “toga candida” che veniva indossata dai candidati alle elezioni politiche romane, la toga picta che veniva indossata dai condottieri delle legioni romane, la “toga praetexta” indossata dai ragazzi romani liberi (dai 15 ai 17 anni), da ciascuno degli ex magistrati curuli, ai dictatores durante il rito della sepoltura, ai cittadini che avevano meriti particolari verso l’impero ed agli antichi re di Roma.

Infine è doveroso citare la “toga contabulata”, indossata verso la fine dell’impero, la “toga trábea” che veniva indossata dagli Auguri, ed infine la “toga sinus”.

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Disegno raffigurante un uomo che indossa una toga romana dell’età imperiale (immagine da Wikipedia).

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