Sella del diavolo 2

La Sella del Diavolo è un promontorio – parco naturale situato nella zona di Cagliari vicino alla spiaggia di Calamosca e alla spiaggia del Poetto.

La sella del diavolo è conosciuta per essere uno dei luoghi più suggestivi del territorio di Cagliari e permette la visione di un panorama e una natura impressionante che lasciano una sinfonia di emozioni nei confronti del visitore.

L’origine del nome della sella del diavolo deriva da una misteriosa leggenda: “I diavoli, ammaliati dal fascino e dalla bellezza del Golfo di Cagliari cercarono di impadronirsene. Dio mandò i suoi angeli prediletti, guidati dall’Arcangelo Michele, per scacciare Lucifero e i suoi adepti. La battaglia fu combattuta nei cieli del golfo e ad oggi vivono ancora due teorie: la più conosciuta vuole che Lucifero in fuga, fu disarcionato dal cavallo e perse la sua sella che si posò sulle acque del golfo e pietrificandosi diede origine al promontorio; l’altra racconta che il demone, durante la battaglia, cadde sul promontorio dandogli l’attuale forma. Da qui il nome Sella del Diavolo e quello del golfo tanto ambito Golfo degli Angeli. Si dice che gli angeli mandati dall’Onnipotente ancora mantengano fede al loro compito e continuino a proteggere il golfo”.

Perchè visitare la sella del diavolo:

La sella del diavolo è interessante dal punto di vista geologico ed è spesso oggetto di visite da parte di numerosi studiosi del territorio in quanto si trova interessante l’insieme delle rocce sedimentarie originarie dell’età micenea che formano il promontorio (e pertanto a livello geologico piuttosto giovani).

La sella del diavolo offre un insieme di grotte e conformità del territorio considerate molto interessanti per gli appassionati di geologia e speleologia; inoltre ospita delle ex batterie della contraerea della seconda guerra mondiale.

Sul promontorio altre attrattività storiche sono l’ex luogo di culto fenicio dedicato alla dea Astarte e l’insieme delle torri spagnole in cima alla sella del diavolo; anche una cisterna punica è presente nel promontorio.
Dal punto di vista storico è interessante anche l’insieme di teorie che sostengono il promontorio come luogo della morte di S.Elia, ad opera delle persecuzioni di Diocleziano.