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Immagine della tastiera di una kalimba da Pixabay

Introduzione

La kalimba è uno strumento musicale africano del tipo idiofono, ampiamente diffuso nel mondo e dotato di un suono pulito e armonico, definito rilassante e distensivo.

L’origine della kalimba

La kalimba sembra abbia origine in tempi remoti, secondo alcune stime si potrebbe stimare anche sino ai primi anni del 1000 a.C. in Africa centrale, rimanendo all’interno della cultura musicale di numerosi gruppi etnici e diffondendosi ulteriormente nel tempo presso più popolazioni.

Questa diffusione fra popoli diversi dell’Africa è testimoniata anche dalla grande varietà di nomi della kalimba, indice dell’origine di molti modelli differenti fra loro della kalimba.

I nomi originali della kalimba

Alcuni nomi con cui la kalimba è nota infatti sono “mbria”, “nyunga nyunga”, “sanza”, “ubo”, “nhare”, “ikembe”, “kilembe”, “likembé”, “mbila”, “marimbula”, “okeme”,”ikimba”, sansu”, “karimbao”, “zanzu”, timbrh”, marimbula”, “sansa”, “pianoforte africano”, “piano a dita”, “dzavadzimu”, “njari”: spesso ogni popolazione chiamava la kalimba tradizionale col proprio nome, differente da quello delle altre, creando così un simbolo culturale.

Sembra che i primi kalimba fossero modellati, fra l’altro, su legni di bamboo, come testimoniano alcuni dei reperti più antichi scoperti in merito.

Le origini della kalimba afro-americana

La kalimba si diffuse anche in America durante il periodo della tratta di schiavi dall’Africa al continente americano: in sudamerica, e specialmente nei Caraibi e presso Cuba, le kalimba arrivarono a diffondersi discretamente fra la gente del luogo, che in mancanza di materiali arrivava a riutilizzare i vecchi legni rovinati reperibili negli scarti dei mercati o delle imbarcazioni per la base, nonché vecchie posate come forchette, cucchiai e coltelli, per realizzare le lamelle (i tasti) dello strumento.

Forse proprio per il fatto di essere stati realizzati con legni di scarto in origine, come quelli delle casse dei mercati, le kalimba cubane sono di solito un po’ più grandi della media.

La kalimba nei caraibi era usata (in realtà è usata anche oggi) come strumento musicale importante per i ritmi dello stile musicale “mento”.

L’origine del successo della kalimba e della sua diffusione

Le origini del successo della kalimba nel mondo occidentale e della sua diffusione in Europa sono dovute probabilmente alla dedizione di un musicologo inglese vissuto fra il 1903 ed il 1977, dal nome “Hugh Travers Tracey“, che andò alla ricerca dei ritmi e della musica tipica dell’Africa centrale e dell’Africa del sud, compiendo varie migliaia di registrazioni (si pensa intorno alle 35000) legate alle musiche tradizionali del continente.

La sua preziosa attività di ricerca non si fermò alla ricerca dei suoni africani ma arrivò anche a portare alcuni strumenti tradizionali in Europa, diffondendo ad esempio una sua versione dello strumento nazionale dello Zimbabwe, la mbira, che decise di diffondere col nome di “kalimba”; l’adattamento non sconvolse le regole musicali dello strumento ma piuttosto fu probabilmente un modo per renderlo più facilmente maneggiabile e facile da imparare.

Le origini culturali della kalimba

Una diffusone intensa della kalimba in Africa è presente in modo particolare presso le popolazioni shona in Zimbabwe, e nella musica tradizionale del Congo.

Spesso tipologie differenti di kalimba sono riscontrate fra gli strumenti tradizionali non solo dell’Africa centrale e meridionale, ma anche di quella Occidentale, sino alle coste.

L’uso delle kalimba aveva peculiarità diverse a seconda della popolazione, ma in alcuni casi si reputa potesse forse essere connessa con la connessione mistica verso le anime degli antenati e con la trance mistica.


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