Come un fiore reciso catullo

Eri il sogno
del mio peccato
l’anima oscura
dei miei desideri.

Tocco effimero
di speranza
che calda accende
i miei spenti pensieri.

E così solo
tra queste lenzuola
sopra una nuvola
che il cielo colora.

Osservo il tuo volto
Immerso di stelle
su un prato nascosto
vestito di perle.

Le dolci ombre
come rugiada
il tuo corpo vestivano
ed io da pirata.

Rubavo il sapore
di quelle tue labbra
cadute nel vento
in un soffio di sabbia.

Qui soffocava
il mio triste pensiero
in gabbia da solo
e l’animo fiero.

Vestito di nuovo
che impara a cercare
il semplice moto
di una goccia nel mare.

Perché del mare
tu sei l’essenza
goccia infinita
di magnificenza.

Moto perpetuo
di estrema eleganza
che abbatte lo spazio
di ogni distanza.

L’assenza di spazio
a questo tuo viso
il tempo regala
a un mortale sorriso.

A chi nella morte
trova il piacere
di guardarti negli occhi
e offrirsi da bere.


Poesia di Giuseppe Bonanno in arte pix promenade.