Mezzogiorno nei campi

Introduzione al “Cavaliere del Leone”

“Il cavaliere del leone”, detto anche “Yvain”, è un romanzo cavalleresco scritto da Chrétien de Troyes uno scrittore francese del medioevo, nato a Troyes nel 1135, e morto nel 1190 nelle Fiandre, che parla di uno dei cavalieri della tavola rotonda, Sir Yvain; il romanzo prende fonte dalla materia letteraria della Britannia.

Trama

Calogrenant, un cavaliere giunto alla corte di re Artù, parla della sua storia: una notte, mentre viaggiava in cerca di avventure, fu ospitato in un castello dove il signore dello stesso gli mostrerà una strada, suggerendo l’indomani di seguirla fino al raggiungere un contadino, che lo guiderà più avanti, fino all’arrivo presso una fontana, ombreggiata da un ampio pino; da lì, una volta fatta cadere dell’acqua, presa dalla fontana, nel pavimento di un portico vicino, si scatenerà una furiosa tempesta, assieme ad altri prodigi.

L’indomani Calogrenant prosegue sulla strada e incontra il contadino e dopo aver raggiunto la fontana scatena la tempesta versando l’acqua per terra, ma questa sarà così violenta da causare lo sterminio degli abitanti del luogo che non siano riusciti a mettersi al riparo; tuttavia una volta terminata la tempesta avviene un prodigio: sul pino atterrerà una moltitudine immensa, inverosimile, di uccelli di vario genere.

A seguito della tempesta e del prodigio però, apparirà un cavaliere nero, che affronterà Calogrenant, sconfiggendolo, e disonorandolo rubando il suo cavallo: sarà così che Calogrenant tornerà sino alla reggia di Artù a piedi, umiliato.

Mentre tutti i presenti alla discussione assistono con attenzione, specialmente la regina Ginevra, Yvain annuncia di voler vendicare Calogrenant, suo cugino, e di procedere al più presto al viaggio; a questo punto Yvain parte in direzione della foresta di Brocéliande.

Giunto alla foresta Yvain incontra “Escaldos”, il cavaliere rosso, e inizia una lotta con quest’ultimo, che ferito gravemente dallo scontro, riuscirà a fuggire. Yvain quindi decide di continuare il suo viaggio, ma finisce con l’essere catturato e rinchiuso all’interno di una rocca; fortunatamente però Yvain riceve l’aiuto di Lunete (che aveva già incontrato in precedenza e che voleva rendere a Yvain una gentilezza ricevuta), una serva, che lo aiuta a fuggire donandogli un mantello col potere magico di renderlo invisibile.

All’interno del castello Yvain si innamora perdutamente della “dama della fontana”, Laudine, che peraltro è la moglie di Esclados, il cavaliere rosso ormai morto; Yvain cerca di ottenere un incontro con lei a tutti i costi, riuscendo a convincerla della necessità di avere un cavaliere presso la fontana che la difenda, proponendosi nel ruolo. Laudine si lascia travolgere dalla passione di Yvain e i due infine si sposano.

Un giorno Artù giunge al castello e riconosce Yvain, e banchettano rispettivamente con le proprie corti; Gawain, il nipote di re Artù, convince Yvain a ripartire verso una nuova avventura. La moglie di Yvain acconsente alla sua partenza ma chiede di rispettare una condizione: che torni entro almeno un anno dalla partenza da lei; Yvain però si dimentica della promessa fatta alla moglie e non torna, quindi Laudine manda un messo a parlare con Yvain per annunciargli che lei non lo vuole vedere mai più. Yvain a questo punto impazzisce dal dolore e dai sensi di colpa, e perde il senno della ragione, finendo col vagare per la foresta e stralciandosi le vesti, rimanendo in questo stato per mesi, ritornando in sé solo dopo essersi spalmato un unguento della fata Morgana.

Rimessosi in viaggio, Yvain trova sulla strada un leone e un serpente, capace di sputare fiamme, mentre stanno lottando; a questo punto fra i due, vedendoli, decide di aiutare il leone, che nella concezione cristiana è considerato meglio.

Una volta vinto il serpente, il leone sceglie di seguire Yvain, che per questo motivo verrà soprannominato “Il cavaliere del leone”.

Yvain dopo questa impresa troverà Lunete imprigionata, condannata per aver tradito la sua padrona, e decide di aiutarla; inoltre Yvain si trova ospite di un nuovo castello, che però viene minacciato da un gigante colossale: Yvain, supportato dal fido leone, riuscirà comunque a batterlo e tornerà al castello di Laudine.

Dopo la battaglia si metterà in viaggio verso il castello della moglie Laudine, all’interno del quale nessuno riuscirà a riconoscerlo, a parte la serva Lunete; qua Yvain compie un’altra impresa e aiuta una donna a difendere da un’ingiustizia una ragazza, a cui la sorella aveva rubato l’eredità; pertanto ancora una volta Yvain si rimette in viaggio, e si reca in un nuovo castello, che si rivela essere maledetto, e dove due demoni uccidono tutti i cavalieri che si presentano: anche in questo caso Yvain vincerà contro i suoi avversari, supportato dal leone, e aiuterà la donna privata della sua eredità.

Infine, Yvain si rimette in viaggio, stavolta in direzione delle terre di Artù, e si trova coinvolto in una lotta contro due cavalieri, che rispettivamente difendono le proprie sorelle: quindi Yvain partecipa allo scontro e si troverà ad affrontare Gauvain, un cavaliere abilissimo, che non riesce a sopraffare. Artù però, posto come giudice, deciderà di riconoscere a entrambi il valore nella lotta e riuscirà a riappacificare le due sorelle; Yvain invece, sempre con l’aiuto di Lunete, riesce a incontrare di nuovo Laudine, alla quale chiede di tornare a essere il custode della fontana; Laudine, perdonato il cavaliere, rinnova le sue promesse d’amore per Yvain e i due tornano a insieme.


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