Le coste della Sardegna sono anzitutto le coste di un isola, e venivano usate nei periodi antichi per creare vere e proprie carte geografiche con la loro circumnavigazione. Tramite il cielo, l’aviazione ed i satelliti, oggi la cartografia è più precisa e questo ci aiuta a dare misurazioni delle coste della Sardegna più precise.

La lunghezza lineare delle coste dalla Sardegna è di 190 km, andando in questi anche a comprendere la lunghezza delle isole minori della Sardegna; una peculiarità delle coste della Sardegna è il fatto di essere linearmente superiori rispetto a quelle della Sicilia pur avendo la Sardegna una superficie minore. Il motivo di questa curiosa differenza è dovuto alle numerose insenature che caratterizzano l’isola e le sue coste, aumentandone di conseguenza il perimetro.

Il tipo di coste più frequenti della Sardegna

Le coste della Sardegna mutano vivacemente in base a quelle sponda dell’isola si considera; in prevalenza ad ogni modo si tratta di coste alte e rocciose, nonostante esistano anche abbondanti spiaggie di diverse tipologie. Si tratta comunque di coste solitamente poco protette dai venti e dal moto ondoso, e quindi scarse di porti naturali d’alto livello.

Suddividendo le coste della Sardegna in occidentali e orientali possiamo dire che le coste maggiormente rettilinee sono quelle occidentali: parliamo di quello spazio della costa sarda che si trova tra Capo Altano sino a Capo Frasca, ma anche della zona che passa da Capo Maràgiu sino alla scogliera di Poglina. Queste zone hanno qualche raro porto ma sono piuttosto ricche di insenature e golfi spaziosi.

Le coste sud-occidentali della Sardegna

La parte di costa della Sardegna sud occidentale trova nella sua fascia un gran numero di articolazioni, dovute a movimenti di sommersione delle terre avvenuti in maniera lenta durante periodi geologici abbastanza recenti. Lentamente quindi le terre sono state sommerse, permettendo così alle acque di poter mutare generando numerose insenature le parti ultime delle valli; in questa maniera si sono venute a creare le tante articolazioni, che vengono chiamate in sardo “rias”. A dire il vero ad ogni modo la tipologia di costa a “rias” non si trova solamente nella parte sud occidentale della costa sarda ma è possibile trovare una fascia simile anche nella zona nord-orientale.

Il golfo principale di questo tratto di costa, quello di Oristano, si trova tra due rinforzi (si tratta a nord del Capo San Marco mentre a sud della rocciosa zona di Capo Frasca).

Le coste orientali della Sardegna

Le coste orientali della Sardegna, cioè che guardano verso il mar Tirreno e quindi verso la Penisola Italica sono, specie nella loro parte centro-meridionale, di gran lunga più uniformi. Le piccole insenature che vi si presentano, sono dovute per lo più ai vari promontori rocciosi di cui la costa è abbastanza ricca. (Capo Ferrato, Capo Sferracavallo, Capo Bellavista, ecc). Non si può dire che la costa diventi maggiormente articolata in corrispondenza della rientranza del Golfo di Orosei, dove anzi, per il fatto che il rilievo si protende sino al mare, essa si presenta così alta e rocciosa e scoscesa da assumereil nome di “ripa”, ossia di quel tipo di costa alta contro cui si infrange con violenza il mare. Le onde infatti, frangendosi contro la base emersa dalla parete rocciosa, provocano profondi solchi di erosione i quali, a loro volta, possono approfondirsi talmente da provocare il crollo della parete rocciosa sovrastante. La costa arretra, ma continua a mantenersi alta.