La vecchia miniera

Titolo della poesia:

“Blue spleen”

 

Fedele compagna

mi è questa malinconia

come un male cronico

eppure sottile

e m’attraversa in ogni stagione

come perenne cielo d’inverno

densità grigia del silenzio

che stancamente contemplo

ho nel  cuore il sogno di un poeta

assassinato all’alba

ed ho nella mente

le ombre lunghe della sera

e il mio fiume è lento

tra le rocce

nel ricordo remoto

di un’impetuosa cascata

La dannazione perpetua

d’amare ogni dolce veleno

con cui la vita spesso m’alletta

frutto dalla tenera polpa

nettare poi contaminato

dal nocciolo amaro

succo che delude la bocca

la voluttà spesso tradisce il  piacere

e lo corrompe in dolore

ed io son splendida maestra

in questo processo alchemico

che non conosce antidoto

e conto le spine

rovi che han messo radici

nell’inquieto spirito mio

sono abbastanza per trafiggere

come nere stelle morte

il corpo della notte

che si stende su di me

come un amante senza amore

Non rattristatevi di queste parole

il cieco impara ad amare il suo buio

e forse più di altri persi nel sole

può scorgere la luce più rara

quella incompresa delle tenebre…


Autore della poesia: Sabyr