Poesia delledera

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Bianche lapidi

Sotto il soffio del mar,
al vento che spazza la costa,
riposa la memoria del
bianco marmo
dei figli oltre oceano,
che a morir nel fior degli anni
venner a perigliosa costa.

Nel petto avean la stella
antica gloria che si fe
radiosa in terra di Maria,
nel settantasette, libertà
non sei mai vinta, ma sempre bella.

Ah follia quante volte hai preso
Il senno dell’ uomo
che nel cor semina veleno.

Candide, anonime lapidi
voce degli ignoti,
verità dei fieri
che vinser la morte
per lidi stranieri.

Rimirar in quel silenzio
eterno fa lagrimar!
Sorrisi spenti,
speranze infrante come
l’onde si frangon sugli scogli.

Eran tanti, gloriosi,
arditi la morte morse
ma non spense
quella virtù giovanile
che rugge ed impetuosa,
come un turbine di passione.

Or voi in questo giardino,
file ordinate
al suono di tromba
tutto serba la gelida tomba.

Cinto l’esercito
dai rami verdi al fruscio
di foglie, non vuole per voi
la seconda morte
Il Dio benedetto che l’ alma accolga.

Tra profumi di salsedine,
di fiori rinati
in primavera,
un pensier si resta di cotanto valore.


Autore della poesia: Corrado cioci

Dedica della poesia: dedicato al cimitero americano di Nettuno.


Piccola nota: il settantasette si riferisce al 3 settembre 1777 quando nel maryland sul ponte di
Cooks bridge durate la guerra di indipendenza americana compare la bandiera a stelle e strisce.