Analisi dell'arte paesaggio

L’Annunciazione di Cestello è una tempera su tavola, dipinta probabilmente intorno al 1489-1490 da Sandro Botticelli (pittore fiorentino vissuto fra il 1445 e il 1510).

Descrizone del dipinto

Il dipinto (puoi vedere il quadro in questa pagina) mostra la vergine Maria nell’atto di ricevere un angelo, un rimando all’episodio del Vangelo dell’annunciazione.
Maria è colta di sorpresa, mentre stava dedicandosi alla lettura (da notare infatti il dettaglio del seggio, accennato nel lato destro) mentre l’angelo ha l’aria di essere appena entrato, atterrando dalla finestra; entrambi hanno un aureola, che nel caso di Maria fa da cornice al suo velo, estremamente trasparente.

L’ambiente in cui si svolge la scena è spartano, ma comunque decorato con perfetta geometria, notiamo il pavimento a scacchi, probabilmente uno dei vari pavimenti tipici dell’epoca in cotto e in strisce di marmo bianco.

L’espressione nei volti è intensa, mentre la luce si riflette sul volto di Maria dalla finestra, dove è raffigurato un paesaggio di campagna con un fiume e un grande albero centrale e vari elementi di sfondo.

Maria allunga la mano per cogliere l’omaggio dell’angelo, un giglio bianco, simbolo di candore.

In lontananza notiamo un castello sopra una collina, un ponte e una barca; il cielo è grigio, la luce filtrata è di un bianco intenso, mentre nell’aria si percepisce un po’ di vento (sullo sfondo, prima del castello, pare esserci l’inizio di una città, e sventola una bandiera)

I pilastri della cornice seguono un capitello che sembra essere di tipo corinzio, persiste nelle colonne e nelle parti centrali della corince una decorazione che stilizza delle foglie di palma.

Nella parte in basso della cornice notiamo, oltre ai pilastri decorati, una Pietà, raffigurante il Cristo che emerge da un sepolcro con le mani distese, motrando i palmi, forse per mostrare le piaghe dei chiodi, al centro del sarcofago notiamo il velo della Veronica (una reliquia cristiana attribuita a santa Veronica, che si pensava raffigurasse il volto autentico del Cristo).

Nella cornice notiamo anche uno stemma di famiglia nobiliare (probabilmente quella del committente del dipinto) e un’iscrizione “Spiritvs santvs svperveniet in te et vitvs altissimi obvmbravit tibi/ Ecce ancilla domini fiat michi secvndvm verbvm tvvm”.

Storia del dipinto

L’annunciazione di Cestello venne commissionata da un cambiavalute, Benedetto di Ser Francesco Guardi, per il monastero di Cestello in Pinti. Dai documenti storici dell’epoca sembra risultare che Sandro Botticelli abbia ricevuto 30 ducati di ricompensa.

Schema

Annunciazione di Cestello analisi del quadro (mappa concettuale)


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