Cielo

“A Sirmione”, la poesia di Catullo tradotta in questa pagina, fa riferimento alla bella penisola, chimata appunto “Sirmione”, situata nel lago di Garda, un luogo caro a Catullo in quanto era lì che trascorreva numerosi soggiorni, dove si pensa che la sua famiglia possedesse anche una maestosa villa. Il lago su cui Sirmione si trova è indicato da Catullo come “Lydiae lacus undae”, in quanto si riteneva che il luogo fosse stato colonizzato in origine dagli Etruschi nei tempi precedenti all’invasione del territorio operata dai Galli.

Poesia carme XXXI di Catullo “Sirmione” – testo in latino:

Paene insularum, Sirmio, insularumque
ocelle, quascumque in liquentibus stagnis
marique vasto fert uterque Neptunus,
quam te libenter quamque laetus inviso,
vix mi ipse credens Thuniam atque Bithunos
liquisse campos et videre te in tuto.
O quid solutis est beatius curis,
cum mens onus reponit, ac peregrino
labore fessi venimus larem ad nostrum,
desideratoque acquiescimus lecto?
Hoc est quod unum est pro laboribus tantis.
Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude
gaudente, vosque, o Lydiae lacus undae,
ridete quidquid est domi cachinnorum.

Traduzione poesia in italiano “A Sirmione” carme 31 di Catullo:

Perla delle penisole e delle isole,
o Sirmione, di tutte quelle che Nettuno sostiene,
nel mezzo di laghi cristallini e mare aperto,
entrambi, con quale entusiasmo,
con quale impazienza e felicità ti incontro nuovamente!

Quasi non credevo a me stesso, spostandomi
dai campi della Tinia e della Bitinia,
e rivedendoti, infine, senza alcun timore.

Oh cosa rende più beati,
che trovarsi spogli dalle preoccupazioni, quando l’anima
mette da parte il peso stanco del viaggio,
e ritorna a casa propria, e riposa
nel letto, tanto desiderato?
È questa, dopo immense fatiche, l’unica nostra ricompensa.

Salve, Sirmione bel mondo, tu felice
per il tuo padrone, e voi pure,
onde del lago lidio; si rida in casa,
qualsiasi cosa ci sia per cui ridere.

 



Fonte della traduzione: Infonotizia.it


Analisi della traduzione della poesia di Catullo “A Sirmione”:

Analizziamo la poesia insieme: Catullo è in questo momento gioioso per il suo ritorno a casa e parla senza mascherare le proprie emozioni, in maniera limpida e sincera. Per Catullo tornare a Sirmione significa liberarsi dalle proprie ansie e dai propri problemi rigenerando finalmente le proprie energie ed eliminando la “labor peregrinus” (la fatica del cammino).

Nota alla traduzione: *Sirmione bel mondo = letteralmente si tradurrebbe “Sirmione graziosa”, o “Sirmione bella”.


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